Sei tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo
“Sii il cambiamento che vuoi vedere
nel mondo” diceva Mahatma Gandhi.
Siamo in molti oggi a volere un
cambiamento. E non a torto...guardiamo il mondo e vediamo guerre, fuoco che
distrugge habitat meravigliosi e animali, persone che muoiono di fame, di
malattie facilmente curabili e non, e pensiamo che bisogna cambiare il mondo,
che così non va bene. La società non va bene, il clima non va bene, la fame non
va bene... Questo però è sempre un pensiero volto a cambiare qualcosa che è al
di fuori di noi e spesso troppo grande per noi; e proprio perché ci sembra
troppo grande, pensiamo automaticamente che sia qualcun altro a doverlo fare. Qualcuno
con più mezzi come la società, il governo, la nazione ecc. Che cosa possiamo
mai fare noi di fronte a una cosa così grande? E così spesso ce ne laviamo un
po’ le mani, sperando che se ne occupi qualcun altro.
Ricordiamoci però che Gandhi diceva
“sii TU il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Perché? Chi ha creato i
problemi climatici? Chi crea continuamente le guerre? L’odio? La separazione?
Chi crea tutto questo? Lo crea il mondo? Lo crea Dio? No. Siamo noi a
crearlo. Noi creiamo il mondo e quindi creiamo le cose belle e le cose brutte.
Certo voi mi direte non sono stato io a creare la guerra e lo capisco. Nemmeno
io l’ho creata direttamente. Ciò che voglio dire è che però siamo tutti in qualche
modo responsabili, tutta l’umanità, perché è l’uomo che crea ciò che c’è. Siamo
sinceri, nella nostra vita di tutti i giorni ci dedichiamo solo ad amare il
prossimo? Ad aiutarlo? A mandare pensieri felici e gentili verso gli altri? O siamo
impegnati in una continua lotta a detestare il nostro vicino che ci rompe le
scatole, il nostro collega al lavoro che non sopportiamo, il nostro fidanzato o
la nostra fidanzata che non si comporta mai come vorremmo. Il nostro piccolo
mondo in fondo è un po’ uno specchio del mondo in senso ampio.
Siamo stati educati a separare
anziché a unire. Il nostro è un pianeta “unico, unito”, la Terra nasce così com’è,
eppure fin dall’antichità per l’uomo è stato fondamentale solo dividerlo in
sezioni che fossero continenti, stati, regioni, città fino ad arrivare alle
particelle di terreno…separare, separare, separare…e tutto questo per poter
dire questo è solo mio, quello è solo tuo…io sto qui e tu stai lì a debita
distanza. A che cosa hanno portato però da sempre queste divisioni? Naturalmente hanno dato vita a odio e guerre
nate per accaparrarsi la terra del nostro vicino, perché vogliamo di più e
sempre di più, non ci basta mai e dobbiamo pur riempire il nostro ego in
qualche modo.
D’altro canto ci dicono che è l’unione
che fa la forza. Allora perché tutte queste divisioni? Perché così possiamo
continuare a puntare il dito sugli altri e dare la colpa a loro, togliendoci di
dosso la responsabilità. Ma noi siamo tutti collegati tra noi…pensateci...ciò
che facciamo non influenza forse chi ci sta attorno in un modo o nell’altro? La
risposta è sì. Pensiamo a tutte le invenzioni fatte da un solo uomo che però
hanno rivoluzionato il mondo…la stampa, la lampadina, il telefono, internet ecc.
Ed è da questo pensiero che
dobbiamo partire se vogliamo davvero cambiare il mondo. Dobbiamo smetterla di
guardare solo al di fuori di noi, accusare gli altri e aspettare che siano loro
a fare qualcosa. Dove risiede il nostro potere? Solamente in noi e in
ciò che noi possiamo fare! Allora concentriamoci su questo, sulla parte
più difficile e impegnativa e che spesso con tutte le nostre forze vogliamo
evitare: iniziamo col cambiare noi stessi! Non diciamo più “mondo devi
cambiare”, diciamo “io cambio me stesso e so che questo si rifletterà sul mondo”.
C’è un bellissimo film di diversi anni fa, Un sogno per domani, tratto
dal libro La formula del cuore di Catherine Ryan Hyde, che porta un
messaggio stupendo. Nel film, un ragazzino intuisce un modo per cambiare in meglio il mondo e comincia a compiere delle buone azioni, chiedendo però a chi le riceve di compiere a sua volta un importante favore a tre persone differenti. Capite? È così che
cambiamo il mondo…non guardando la tv e maledicendo i governi che creano
guerre, povertà ecc, perché lì possiamo fare ben poco. Possiamo anche pregare tutto
il giorno, è stupendo certo, ma come ha detto anche il Dalai Lama, questo non
basta. La sola preghiera non cambia il mondo. È la nostra azione, l’azione
di ogni singolo individuo che porta il cambiamento. Ed è per questo che è responsabilità
di noi tutti fare qualcosa nel nostro piccolo affinché poi si ripercuota sul
mondo. Se lanciamo un sassolino nell’acqua, questa azione crea dei cerchi
concentrici che vanno via via a ingrandirsi sempre più. Immaginiamo la nostra azione
come se fosse quel sassolino. Naturalmente sta a noi decidere se sarà una buona
azione o qualcosa di spiacevole. Il punto è che si propagherà sia in un caso che
nell’altro. La responsabilità è dunque la nostra, siamo noi a scegliere se diffondere
il bene o il male.
Aggiungo che il cambiamento accade
anche in modo non visibile, perché lavorando su noi stessi e cambiando noi
stessi, innalziamo la nostra vibrazione e, consapevoli o meno, questa
vibrazione positiva lavora anche sull’ambiente che ci circonda e ovviamente
sulle persone accanto a noi. Forse non ne siete consapevoli e loro non ne sono
consapevoli, ma funziona così. Le nostre vibrazioni lavorano su coloro che ci
sono accanto e in questo modo i cambiamenti positivi che facciamo su di noi
influenzano gli altri e cominciano a cambiarli. Se starete attenti, riuscirete
pian piano a notarlo attorno a voi: forse dei rapporti prima difficili
cominceranno ad appianarsi, una persona chiusa comincerà ad aprirsi, le persone
accanto a voi si sentiranno ispirate dal vostro esempio e decideranno di
seguire la via che porta al loro cuore, ecc. Cose meravigliose potranno
accadere e migliorare la vostra vita e quella delle persone che vi sono accanto.
E tutto questo, non dimenticatelo, sarà partito proprio da voi: siete stati voi
il cambiamento che ora vedete nel mondo.
Anja
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