Dai valore a ciò che hai





Fin da piccolo ho sempre avuto un sogno: avere una casa con la vista sul mare.
Amo infinitamente il mare e da bambino, dal balcone di casa, mi alzavo sulle punte dei piedi per poter ammirare un piccolo scorcio di mare.
Quando anni fa trovai la casa dei miei sogni ero immensamente felice.
Durante la visita mi fiondai sul balcone e fu un vero colpo di fulmine: guardavo il panorama ed ero senza fiato. La vista totalmente aperta sul mare mi aveva rapito, tanto che non ricordavo quasi nulla del resto della casa dopo la visita. Mi girai verso il proprietario e gli dissi: "dove devo firmare?"
E così avevo realizzato il mio sogno. Dopo otto anni avevo rinnovato il contratto per altri otto anni, avevo altri otto anni in cui potevo godermi dal balcone uno spettacolo che ogni giorno mi estasiava letteralmente.
Purtroppo però al momento del rinnovo attraversavo un periodo molto difficile con i miei genitori: mio padre stava terminando il primo ciclo di chemioterapia e mia madre, cardiopatica e con grossi problemi respiratori, viveva con la bombola di ossigeno che la aiutava a respirare. Alcuni mesi prima era pure caduta in casa e si era rotta una spalla, quindi non era in grado di provvedere a se stessa.
Un giorno, un giorno qualsiasi come tanti vissuti in quel mio piccolo paradiso di quegli otto anni, tornai a casa come altre migliaia di volte, pranzai come altre migliaia di volte. Nel pomeriggio uscii per fare la spesa, ma quando ero alla cassa del supermercato ricevetti una telefonata: era mia madre piangente che mi diceva che mio padre era caduto e lei non sapeva cosa fare. Erano gli effetti della chemioterapia che lo aveva debilitato a tal punto. Corsi a casa, lo alzai, lo misi a letto e dissi: "mi fermo qui a dormire stanotte".
Due giorni dopo lui se ne era andato e, con mia madre in quelle condizioni oltre che fisiche adesso anche psicologiche, non potevo fare altro che prendere una decisione, andare a vivere con lei.
Non tornai mai più nella casa dei miei sogni, se non per prendere le mie cose.

Al di là del momento drammatico vissuto a livello personale, quello che mi insegnò questa situazione è una delle lezioni più importanti della mia vita: non dare mai nulla per scontato!
Ritornare a casa; credo non ci sia un gesto più scontato e banale di questo. Pranzare a casa propria, un altro fatto che è semplice routine di tutti i giorni. Fino a quando non arriva il momento in cui realizzi che lo hai fatto per l'ultima volta.
Cose di cui perdiamo di vista il valore perché ci sembrano ovvie, scontate, cose di tutti i giorni come appunto il tornare a casa: ma poi in un attimo cambia tutto e quelle cose cosi "normali" non ci sono più. Se avessi saputo che quella era l'ultima volta che attraversavo il giardino che dal cancello portava alla porta di ingresso dello stabile, come lo avrei vissuto?
Se avessi saputo prima che quella era l'ultima volta che pranzavo a casa mia, in quella casa che ho profondamente amato, quanto sarebbe stato diverso quel pranzo? Quanto sarebbero stati più pieni quei momenti? Da molte parti sentiamo del dover vivere nel qui ed ora, di assaporare il momento che stiamo vivendo ed è uno dei grandi insegnamenti di tutti i maestri spirituali che invitano alla presenza piena nell'attimo. Da quel giorno penso spesso: e se fosse l'ultima volta in cui poter fare quella determinata cosa, come la vivrei?
Fortunatamente i grandi sconvolgimenti nella vita sono abbastanza rari e ci saranno altre centinaia, ti auguro migliaia di volte, in cui potrai vivere quelle situazioni che sono la normalità nella vita di ognuno. Il mio vuole essere un invito al viverle con pienezza, a gustartele e al non viverle in una sorta di automatismo meccanico, e sopratutto a non dare nulla per scontato nella vita, mai!

Proprio in questi giorni la situazione di emergenza che stiamo vivendo tutti, ci dovrebbe permettere di rallentare e riflettere, è un invito a farlo, ma sopratutto ti dovrebbe portare ad apprezzare le cose che sembrano piccole, ma che ti accorgi di quanto sono importanti per te, spesso purtroppo solamente quando non ci sono più.
Tante volte ho notato che solo dopo aver perso qualcosa ci si rende conto di quanto quella cosa avesse valore per noi, allora perché non vederne tutto il valore quando ancora c'è?
E il pensiero si fa più intenso se si pensa al lavoro, alle amicizie, all'amore, ai propri genitori, ai propri fratelli: dare per scontate persone care e lavoro può essere uno dei rischi più grandi che corriamo nella vita, perché nel momento in cui le perdiamo, perdiamo anche una parte di noi stessi e dobbiamo convivere con un sentimento che pesa tonnellate: il rimpianto.
Dobbiamo imparare a dare valore a tutto ciò che ci circonda, a dare valore a chi abbiamo nella nostra vita e a nutrirlo con tutto il nostro amore, fino a quando possiamo. Credo sia una chiave per vivere una vita appagante e vissuta nella gratitudine.

"In tutto ciò che fai crea la qualità dell’amore. Anche nei più semplici lavori quotidiani, agisci con profondo amore, con dedizione, quasi accarezzassi l’esistenza con il tuo fare. Non dare mai le cose per scontate, è così che l’essere umano continua a lasciarsi sfuggire il mistero della vita.
Nel momento in cui dai qualcosa per acquisito, quando pensi di sapere tutto, il mistero ti sfugge".
Osho

Vivere ogni gesto, ogni momento, ogni occasione di incontro come se fosse un momento sacro e apprezzare tutto ciò che hai ed ogni persona che ricopre un ruolo importante per te, come se fosse un occasione unica per dimostrarle quanto sia importante; e ringrazia che ancora oggi ci sia, perché non è scontato che sarà così anche domani.

Massimo



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